È opportuno
chiarire subito che non esiste un obbligo per il condominio ad assicurarsi per
i rischi di cui può essere responsabile, tuttavia difficilmente un condominio
ne sarà sprovvisto, soprattutto se è amministrato da un Amministratore professionista.
Vale la pena
ricordare che in difetto della presenza di polizza, il condominio (i
proprietari con i propri millesimi) saranno chiamati a rispondere di eventuali
responsabilità in sede civile.
La polizza
assicurativa più indicata per le esigenze di condominio è definita “globale
fabbricati”.
La parola
globale, non presuppone però una copertura totale e pertanto è opportuno fare
attenzione alla scelta della compagnia assicuratrice (che abbia comprovata
esperienza del settore), al prodotto che si sceglie e alle garanzie in esso
contenute, affidandoci anche all’esperienza professionale di un valido agente assicuratore
che potrà consigliarci al meglio per ottenere una polizza efficace a garanzia
dello stabile e di tutto ciò che in esso può accadere durante lo svolgersi
della vita condominiale.
In sintesi
le condizioni da considerarsi ottimali in una buona polizza sono:
perimento totale o parziale
dell’edificio con ricostruzione al nuovo, prestando attenzione al valore
assicurato che deve essere adeguato e nel dubbio è consigliato ricorrere ad
una perizia (ad esempio del Cineas Milano).
responsabilità civile verso
terzi, con un importo adeguato a coprire un sinistro anche penalmente
rilevante, ricordando che i condomini sono terzi fra loro;
tutela
legale, copre le eventuali spese che il condominio si trova a dover
sostenere in caso di controversie legali penali o civili.
ricerca e ripristino di perdite
occulte, anche interrate;
danni da spargimento di acqua
condotta e da occlusione (personalmente consiglio l’inserimento della
cosiddetta “garanzia del conduttore” che ad un costo risibile interviene
per risolvere le questioni di danneggiamento tra privati come ad esempio
nei casi di perdita acqua da lavatrice/lavastoviglie etc.)
danni da eventi atmosferici,
sovraccarico neve, trombe d’aria (personalmente consiglio se presenti
grandi metrature di pannelli solari/fotovoltaici, una appendice in polizza
dedicata a questi che garantisca espressamente il loro valore assicurato.
danni da fenomeni elettrici,
incendio da corto circuito, sovratensioni, scoppio e danni da fulmine su
parti elettroniche, centraline cancelli, caldaia condominiale;
atti vandalici ed eventi
sociopolitici (personalmente consiglio di valutare la condizione per il
risarcimento di danni da imbrattamento (graffiti spray) molte volte
escluso dalla polizza.
In conclusione si può dire che una polizza ben “confezionata” è garanzia di serenità condominiale e consente all’Amministratore del condominio di intervenire nelle urgenti problematiche condominiali con la certezza di avere una partecipazione (risarcimento almeno parziale) alle spese impreviste.
Il Decreto Legge n. 162 del 2019 art.10 ha previsto la proroga di un incentivo per le spese sostenute nella realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili oltre che per la sistemazione a verde di aree scoperte condominiali, creazione di impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi.
Tale incentivo è rappresentato da una detrazione del 36% delle spese documentate e pagate con bonifico parlante fino al 31 dicembre 2020; il beneficio fiscale andrà ripartito in dieci quote annuali di pari importo tra gli aventi diritto e sarà calcolato sull’importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
L’occasione è interessante per intervenire sulle coperture piane dei condomini andando a realizzare una copertura verde che oltre a valorizzare l’edificio dal punto di vista estetico, incide sul fattore di termodinamica del fabbricato (inteso come capacità di isolamento), ottenendo un risparmio energetico nei periodi estivo/invernale che si traduce in una minore spesa di energia elettrica e di gas, stimata in una percentuale del 10% del normale fabbisogno (variabile in relazione alla tipologia dell’edificio, area climatica, dimensione e tipologia della copertura).
Colonnine di ricarica veicoli elettrici nei condomìni
La legge di Bilancio 2019 – art.1 comma 1039 – ha previsto
l’entrata in vigore di un incentivo per le spese sostenute nell’installazione
di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici nei condomìni.
Tale incentivo è rappresentato da una detrazione del 50%
delle spese documentate e pagate con bonifico parlante dal 1 marzo 2019 al 31
dicembre 2021; nello specifico le spese devono riguardare l’acquisto e la posa
in opera nelle parti comuni condominiali di infrastruttura di ricarica (contributo
iniziale per richiesta potenza addizionale fino a 7 Kw, creazione di idonea linea
elettrica e punto di ricarica) per uno o più veicoli di potenza standard, non
accessibili al pubblico e quindi ad uso esclusivo dei condomini.
Il beneficio fiscale andrà ripartito in dieci quote annuali di pari importo tra gli aventi diritto e sarà calcolato sulla metà degli importi sostenuti con tetto massimo di 3.000 euro
Nella pratica, per ricaricare la macchina si userà un badge
personale mentre alla presa elettrica condominiale sarà collegato un contatore
che rileverà i consumi comunicandoli all’Amministratore di condominio che
provvederà ad inserirli alla voce addebiti personali del consuntivo spese
annuale.
EXE IMMOBILIARE in collaborazione con CertificaMI propone sul territorio di Milano il rilascio di certificazione energetica APE (Attestato Prestazione Energetica) al costo di euro 110,00 tasse e sopralluogo obbligatorio inclusi.
La verifica degli impianti idrici è il primo passo per
scongiurare il rischio di contagio.
Un recente
studio realizzato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del
Friuli Venezia Giulia (Arpa) in collaborazione con l’Università di
Udine, ha rilevato un incremento esponenziale dei casi di legionella in
tutto il mondo nell’arco degli ultimi trent’anni. Per ciò che riguarda l’Italia,
i dati disponibili evidenziano come l’incidenza sia passata dai 79 casi del
1997 ai 2014 casi del 2017, con un tasso che si attesta oggi a 33,2 casi di
legionellosi per ogni milione di abitanti.
Quali sono
le cause?
Lo studio individua alcuni fattori scatenanti legati prevalentemente al mutamento negli stili di vita e nei consumi della popolazione mondiale. Tra le cause che incidono maggiormente alla diffusione dei focolai di legionella, infatti, vi sono l’incremento degli impianti di condizionamento e l’aumento di centri benessere e residenze per anziani.
Nell’indagine
di Arpa e Università di Udine viene posto l’accento sull’importanza della
prevenzione. La messa a punto di protocolli di monitoraggio geografico
su larga scala rappresenta la misura più efficacie per contrastare la
diffusione dei batteri responsabili dell’epidemia. Poiché a contatto con l’uomo
il batterio può dar luogo ad una polmonite da legionella che, nei casi
più gravi, conduce alla morte, l’unico modo per scongiurare il contagio e i
suoi effetti rimane la verifica preventiva delle zone e degli ambienti a
rischio.
Lo stato di conservazione e la manutenzione dell’impianto idrico di casa tua e del tuo condominio possono influire sulla qualità dell’acqua, infatti l’Ente gestore della fornitura idrica controlla periodicamente l’acqua di tutto l’acquedotto e garantisce la sua ottima qualità fino al contatore.
Il condominiorappresenta
il primo luogo sensibile nel quale è indispensabile attuare
una prevenzione periodica costante. Non a caso, le normative vigenti in materia
vincolano l’amministratore condominiale a precise responsabilità. L’amministratore
è tenuto a garantire, infatti, la salubrità delle acque all’interno
del condominio. Nel caso in cui vi siano attività aperte al pubblico
all’interno del condomìnio, in secondo luogo, l’amministratore è tenuto a
verificare il rispettodeiparametri
batteriologici fissati dalla legge dal punto di consegna idrico sino
ai rubinetti domestici.
Un controllo completo prevede analisi chimiche e
microbiologiche che verifichino:
Durezza, Odore, Colore, Cloro residuo, Residuo secco
a 180°C
Normativa
di riferimento verifica qualità delle acque:
L’Amministratore di condominiodeve vigilare affinché la sistemazione e la conservazione delle condutture comuni nel condominio non cagionino danno alla salute dei condomini e di terzi, in ottemperanza con il D.lgs 31/01
Il decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio
2001 (modificato ed integrato dal Dlgs n. 27 del 2 febbraio 2002)
recepisce la direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque
destinate al consumo umano.
Normativa di riferimento verifica
presenza Legionella:
Legge 46/1990, il
D.P.R. n. 447/1991, il Dlgs 31/2001, nonché
le “Linee-guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” del 7
maggio 2015 della Conferenza Stato Regioni.
Come avvengono le verifiche dell’Ente
certificatore incaricato dall’Amministratore di condominio per verifica sulla
presenza del batterio Legionella?
Protocollo
di intervento in grado di supportare l’amministratore in tutte le fasi del
monitoraggio, compresa la gestione di una crisi:
Campionamento. I tecnici effettuano il prelievo dal rubinetto dell’abitazione più lontana rispetto all’ingresso dell’acqua potabile nel condominio o su specifici appartamenti in caso di richiesta.
Analisi. I laboratori di analisi effettuano esami sui campioni prelevati specifici per la Legionella.
Reporting. L’Ente certificatore invia all’amministratore il rapporto di prova con il relativo esito. Nel caso questo sia negativo, si provvede all’effettuazione di campionamenti a tappeto su cisterne, serbatoi di accumulo e autoclavi. Qualora il report evidenzi la presenza di rischi per la salute, si procede con la bonifica. In tal caso le operazioni vengono svolte da aziende terze specializzate, mentre l’Ente certificatore interviene successivamente, verificando nuovamente lo stato degli impianti, stilando e inviando quindi all’amministratore un nuovo rapporto.
La
legionella, o Malattia del Legionario, in gergo tecnico definita anche
legionellosi è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella
pneumophila. Il genere Legionella, ricorda il sito Epicentro dell’Iss, è stato
così denominato nel 1976, dopo che un’epidemia si era diffusa tra i
partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di
Philadelphia. La fonte di contaminazione batterica in quel caso fu
identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo.
FONTI DI INFEZIONE Le
legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque
sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi. Da questi ambienti
raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli
edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come
amplificatori e disseminatori del microrganismo. La legionellosi viene
normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o
microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle
derivate per essiccamento. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di
legionellosi acquisita attraverso ferita. Non è mai stata dimostrata la
trasmissione interumana della malattia.
SOGGETTI A RISCHIO Fattori
predisponenti la malattia sono l’età avanzata, il fumo di sigaretta, la
presenza di malattie croniche, l’immunodeficienza. Il rischio di acquisizione
della malattia è principalmente correlato alla suscettibilità individuale del
soggetto esposto e al grado d’intensità dell’esposizione, rappresentato dalla
quantità di Legionella presente e dal tempo di esposizione. Il tasso di
mortalità può variare dal 40-80% nei pazienti immunodepressi non trattati, al
5-30% in caso di un appropriato trattamento della patologia. Complessivamente
la letalità della legionellosi si aggira tra il 5% e il 10%.
SINTOMI Dopo un periodo di
incubazione variabile da 2 a 10 giorni (in media 5-6 giorni), si manifesta come
una polmonite infettiva, con o senza manifestazioni extrapolmonari. Nei casi
gravi può insorgere bruscamente con febbre, dolore toracico, dispnea, cianosi,
tosse produttiva. Tra le complicanze della legionellosi vi possono essere:
ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione
intravasale disseminata, porpora trombocitopenica e insufficienza renale. Si
cura con una terapia antibiotica.
L’attenzione alla sicurezza è da sempre una questione primaria nell’ambiente del Condominio e ricorrente nella professione dell’Amministratore di Condominio.
I prevalenti fattori di rischio che incrementano notevolmente le probabilità di essere colpiti da un arresto cardiaco sono:
L’ipertensione
Alti livelli di colesterolo
Il diabete
L’obesità
La scarsa attività fisica
Il fumo
Avere un’età superiore ai 45 anni e soffrire di una patologia coronarica
Purtroppo spesso è proprio l’arresto cardio-circolatorio il primo sintomo della presenza di problemi cardiaci e può avvenire senza alcun preavviso.
L’avanzamento tecnologico e la capacità di potenti batterie miniaturizzate corrono in aiuto del cuore umano, consentendo la portabilità dell’apparecchio DAE e la semplicità di un uso guidato (non è indispensabile essere Medici o Operatori Sanitari).
Tali dispositivi ormai da qualche anno, si trovano installati nei luoghi pubblici, nelle aziende, nelle scuole, presso le sedi delle Forze dell’Ordine, nelle banche e presso le società sportive professionistiche e dilettantistiche.
In data 27/11/2017 la sede di ANACI Milano (la più numerosa d’Italia con oltre 1.300 Amministratori iscritti) diventa la prima sede “cardio protetta” d’Italia a seguito della posa di un Defibrillatore salvavita.
A seguito di questa importante iniziativa ANACI Lombardia (2.300 Associati) e ANACI Milano hanno portato l’attenzione degli associati sull’importanza del DAE
posizionato in condominio e la fattibilità di proporne l’acquisto e la posa in assemblea ai propri condomini.
Un dato interessante e che fa riflettere sulla necessità di installare un DAE in condominio lo avremo moltiplicando le unità abitative per i nuclei famigliari che le abitano, confermando una presenza stabile di soggetti nel condominio e aggiungendo coloro che per svariati motivi (parenti,amici,lavoro) transitano nelle parti comuni e comunque trascorrono del tempo in questo luogo.
Il dispositivo DAE al servizio del condominio viene inoltre inserito e segnalato nella mappa DAE 118 per l’utilizzo da parte di soggetti qualificati che transitino nei pressi del condominio (perché il soccorso della vita umana non può fermarsi al nostro portone di ingresso).
Si può pertanto dire che la posa di un DAE in condominio è un piccolo segnale di una grande rivoluzione per salvare vite umane e cambiare il destino di molte persone fino a pochi anni fa inevitabile.